Ciao! Oggi ti spiego i 7 metodi semplici e naturali per ricaricare le tue pietre.
Visto che ogni volta che vado a parlare delle pietre in un incontro, ricevo sempre questa domanda, ho deciso di spiegartelo qui 😉
Spesso succede che le pietre che indossiamo o usiamo in terapia cominciano a perdere la loro lucentezza e brillantezza, diventano opache o si sbiadiscono. Questo è un segno che stanno perdendo la loro energia e se noi non prestiamo l’attenzione e non gli diamo possibilità di “riposare” potrebbero esaurire tutta la loro energia e addirittura morire. Dobbiamo stare attenti a non sovraccaricare i nostri luminosi amici che generosamente si offrono per assorbire o trasformare le nostre energie pesanti, quindi dare a loro la possibilità di rigenerarsi, ciò è purificarle (liberarle da energie che hanno assorbito da noi o dall’ambiente) e ricaricarle (con le forze cosmiche e naturali).
Riportare i cristalli alla potenza energetica rigenerativa della natura è la cosa migliore. Le pietre si ricaricano dall’energia della terra, delle piante, dell’acqua, dell’aria, del sole e della luna, dei pianeti e del cosmo.
Ecco i 7 metodi semplici per ricaricare le pietre:
- Metodo del sole. Dopo aver purificato le pietre (leggi l’articolo precedente), esponi la pietra al sole, all’esterno per mezzora o fino a 3 ore. Le ore migliori sono al mattino prima delle 11 o il pomeriggio dopo le 16. Ti consiglio di evitare la luce diretta del sole e le ore più calde, perché non tutte le pietre sopportano le temperature alte e potrebbero subire le crepe o cambiamenti del colore. Sotto il sole si ricaricano bene le pietre con l’energia solare maschile. Non esporre al sole la celestina, fluorite, kunzite, acquamarina, ametista e minerali contenenti il rame, perché possono perdere il colore.
- Un altro metodo molto efficace è di farle assorbire la luce lunare nelle tre notti di plenilunio. Tutte le pietre si ricaricano bene dalla luna, anche se quelle con un’energia ricettiva femminile come la crisocolla, pietra di luna, selenite, ne beneficiano di più.
- Quando la pietra ha perso tanta energia, diventa opaca e perde la sua luminosità, sarebbe il caso di seppellirla sotto terra, ancora meglio sotto un albero forte e sano per 2-3 giorni, quindi riprenderla e lavarla bene con l’acqua corrente, asciugarla con la carta o il panno morbido e poi fare la ricarica con il metodo del sole o della luna.
- Un altro metodo naturale è tenerla in mano mentre si fa scorrere l’acqua pura della sorgente, per 3-5 minuti. State attenti però, non fatela scappare via! 😉
- Se avete a casa un agglomerato di quarzo ialino o una bella drusa di ametista, metteteci sopra la vostra pietra per 1-3 giorni. Su agglomerati grandi si può caricare più pietre contemporaneamente, invece loro hanno la capacita’ di auto rigenerarsi senza il nostro aiuto.
- La piramide è fantastica per questo scopo! Qualsiasi piramide sia di metallo sia di carta ricarica tutti i cristalli in poco tempo. Basterebbe metterli al centro della piramide da 2 a 8 ore.
- Se conosci le tecniche energetiche come ReiKi per esempio, puoi usarle per purificare e ricaricare le tue pietre.
Ora sai come ricaricare le pietre per farle riprendere la loro splendida energia?
Quando vedi i tuoi cristalli splendere di nuovo dell’ energia e di colori lucenti, il lavoro è fatto!
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Ciao! Grazie innanzitutto per condividere tutte queste informazioni preziose, volevo chiederti però se mi sapresti dire come riconoscere oltre all’opacità se una pietra è scarica? C’è un tempo oltre il quale è sempre consigliabile “ricaricarle”? E in último. .. come funzona esattamente l’effetto della luna piena?
Cara Najla, grazie del tuo commento. Quando la pietra dimostra i segni della “stanchezza” o carenza energetica: perde la lucentezza, colore, diventa opaca o “torbida” dentro ( nel caso dei cristalli trasparenti), appaiono piccoli righe o scheggiature sulla superficie, ha bisogno di essere purificata e ricaricata.
Io consiglio di farlo ogni 7 giorni nel periodo che portate adosso le pietre o preparate l’acqua di gemme. Nel caso di un lavoro piu’ intenso, come un trattamento specifico con i cristalli, meditazione o programmazione, bisogna farlo ogni volta dopo aver finito.
Luna piena ha il potere di “aspirare” le negativita’, oltre di caricare energeticamente le pietre. Nei giorni della luna piena ci sarebbe da connettersi con essa per offrirle cio’ che ostacola la propria evoluzione.
Ciao, avrei una domanda specifica che riguarda i quarzi trasparenti, in particolare la lodolite con le sue meravigliose inclusioni. Di professione faccio gioielli in argento con pietre semipreziose, pezzi grandi e irregolari. Conservo tutte le mie pietre nel modo migliore possibile, protette la scatole e bustine individuali, per evitare rotture e graffi, eppure… ho notato che i quarzi cambiano anche senza toccarli, perdono trasparenza, diventano lattiginosi all’interno, acquistano piccole fratture.
Cosa posso fare per mantenerli al meglio prima di lavorarli?
Grazie
Ciao Veronica. Complimenti per il tuo lavoro. 😉 Il Quarzo Lodolite è un nome commerciale del Quarzo Ialino caratterizzato da splendidi sciami di inclusioni.Come tutti i quarzi, necessita della luce solare e dell’aria, cioè di energia universale con cui interagisce e grazie alla quale si rigenera. Scatole e bustine sicuramente risparmiano i graffi ma non concedono alla pietra di rinnovarsi nell’energia naturale, quindi ogni tanto dobbiamo aprire le scatole e bustine ed esporle alla luce del sole (tranne i cristalli che si schiariscono al sole) e all’aria. Inoltre, essendo i quarzi i migliori trasduttori di energia, la assorbono, immagazzinano e trasmettono, quindi possono accumulare qualsiasi tipo di energia pesante che proviene dall’ambiente e potrebbe rovinarli a lungo andare… Per dirti un esempio, in un ambiente litigioso o frequentato da diverse persone ( ognuno con i propri problemi), i quarzi possono diventare opachi o mostrare le crepe senza che nessuno li tocchi fisicamente.
Dobbiamo essere consapevoli che le pietre siano esseri viventi come noi e abbiano i propri bisogni. Fa bene ogni tanto purificare e ricaricare i cristalli, all’acqua o alla luce del sole, con l’incenso o altro. Nel tuo caso potresti usare il fumo dell’incenso, della salvia bianca o del palo santo disperso nell’ambiente. Anche il suono fa sì che le pietre si rigenerino. Il suono delle campane, una musica rilassante e armonica innalza la frequenza, quindi, fa molto bene ai cristalli, ripulendoli energeticamente, nonché tiene protetto tutto l’ambiente. Ovviamente, quando lo fai, le pietre devono essere aperte. Buon proseguimento e sii felice! 🙂
Buonasera. ….articolo molto istruttivo Grazie per le spiegazioni dettagliate di ricariche energetiche li pietre .
Sono felice che ti sia stato utile l’articolo. Buon lavoro con le pietre Leonardo! 🙂
Buongiorno, so che ogni pietra ha un tipo di ricarica rispetto ad altre e non tutte possono essere ricaricate allo tesso modo.
La mi domanda è : la fluorite arcobaleno , l’acquamarina, ametista , tormalina verde e eliotropio come si purificano e ricaricano?
Ciao Alfonso, hai assolutamente ragione, dobbiamo conoscere meglio le pietre per scegliere il metodo più adatto di pulizia e di ricarica. Sia Fluorite che Tormalina verde non tollerano l’acqua; se sono state a contatto con il corpo, possiamo lavarle per qualche secondo sotto un filo di acqua corrente, quindi, asciugare bene con la carta e utilizzare l’energia Reiki o appoggiare la pietra su una drusa di ametista o di cristallo di rocca (sia per la purificazione che per la ricarica). Ametista, Eliotropio, Acquamarina si possono immergere in acqua fredda per qualche ora, in alternativa, utilizzare l’energia Reiki o drusa di cristallo. Si possono utilizzare i bagni di sole al mattino presto (no luce diretta): Eliotropio, e di luna: Tormalina, per rigenerare la vitalità della pietra, invece, é meglio evitare il sole per Ametista, Tormalina verde, Acquamarina.
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